Ovvero l'evoluzione moderna del cittadino di Fiumicino

mercoledì 4 maggio 2011

Spiacenti, chiuso temporaneamente da 9 anni...

Dopo il ritrovamento della nave romana presso il Ponte della Scafa, avvenuto un mese fa, e tenuto gelosamente segreto fino a giovedì 28 aprile, molte polemiche si sono sollevate sul destino del patrimonio archeologico nel territorio del Comune di Fiumicino.
Per rinfrescarci la memoria vediamo in che condizione sono i nostri gioielli archeologici:


Il Museo delle Navi di Fiumicino, è stato realizzato tra il 1965 ed il 1979, ed ospita i resti di quattro navi mercantili e una barca da pesca, più due frammenti di altre navi.
Ma il suo ingresso è sbarrato. Il museo è in via di ristrutturazione da diversi anni, da 9 per l'esattezza.

La Necropoli di Porto, si può vedere soltanto due volte al mese, il giovedì. ”Non ci sono fondi e personale” ci dicono in loco. Per sapere qualcosa in più vedi i post pubblicati:
Una giornata alle terme di Matidia    "Conosci la casa del ricco Cratino?"  Da Terracina a Portus, sosta da Plinio   Le nozze... Una stretta di mano (prima parte)  Vita brevis, ars longa ...

Il Porto di Claudio e Traiano, un monumento la cui maestosità «rivaleggia con quella del Colosseo».
Per la cronica mancanza di soldi, solo ogni penultima domenica del mese è possibile vedere il bacino esagonale capace di ormeggiare contemporaneamente 400 navi anche se le scolaresche, se non altro, possono prenotare gite giornaliere chiamando direttamente la Soprintendenza.

La Via Flavia Severiana (vedi post 'Da Terracina a Portus, sosta da Plinio'). I resti sono visibili nella necropoli dell'Isola Sacra. Alcuni frammenti del basolato usato per lastricare la strada sono visibili all'interno della pineta di Castel Fusano e ad Ostia nella pineta presso il Canale dei Pescatori sulla strada che porta ad Ostia Antica.

Alcune tombe facenti parte della necropoli, si trovano lungo Via Redipuglia, circoscritte con rete protettiva fatiscente e di facile accesso.

Lungo la riva del Tevere, a poca distanza dalla Necropoli di Porto, si trovano le Terme di Matidia 
( per saperne di più vedi post Pacchetto Spa... Salus per Aquam da "Matidia"), i resti sono abbandonati, non vi è alcuna manutenzione sia strutturale ne muraria, e la vegetazione sovrasta da anni.

A pochi metri dalla Necropoli un Tempio e una Cisterna romana (vedi post "Iside, protettrice dei naviganti").

Altre testimonianze archeologiche esistono sotto i selciati, i lastricati e le nostre strade comunali, che aspettano impazienti di essere rinvenuti, attribuendo quindi il giusto riguardo storico e archeologico al territorio di Fiumicino, più di quanto gli stessi abitanti riconoscano.
Paradossalmente, a tutt’oggi il periodo di maggior notorietà del sito archeologico, resta quello vissuto agli inizi degli anni Settanta, quando alla famiglia Sforza Cesarini, proprietaria di una parte del sito, vennero dati i permessi per allestire uno zoo-safari tra i ruderi, con il risultato di danneggiare pesantemente muri e ciottolati su cui furono montate le gabbie per rinchiudere tigri e leoni.
E’ giunto il momento per ravvisare un cambiamento?
Oppure aspettiamo un altro zoo-safari che ci piace di più?


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