Da Terracina a Portus passando per la Villa di Plinio "Via Severiana |
La strada è indicata nella Tabula Peutingeriana,dove sono indicate alcune località fra cui: Laurentum, Lavinium, Astura, Clostris, ad Turres albas, Circeios (sul Circeo presso Torre Paola), Ad Turres (Torre Vittoria), Terracina.
La costruzione della strada presentò non poche difficoltà anche per gli abili ingegneri romani, a causa dei numerosi corsi d'acqua che scendendo dai monti dell'entroterra, specialmente nella zona dell'Agro Pontino, si andavano spesso ad impaludare prima di sfociare a mare. La tecnica usata per superare questo tipo di ostacoli fu quella di conficcare dei piloni di legno nel terreno riempiendo successivamente lo spazio fra i piloni con grosse pietre che vennero quindi compresse fortemente e riempite ulteriormente di terra fino a formare dei terrapieni rialzati di uno o due metri rispetto al livello della palude, su cui poi venne realizzata la strada.
Costruita inizialmente per scopi commerciali, al fine di far arrivare più comodamente dai monti Lepini la calce necessaria per la manutenzione del porto di Ostia, la strada divenne ben presto la principale via di accesso alle numerose ville che i notabili romani si erano fatti costruire come residenze estive sul litorale romano.
Oggi dell'antica via restano solo poche tracce visibili. Alcuni frammenti del basolato usato per lastricare la strada sono visibili all'interno della pineta di Castel Fusano e ad Ostia nella pineta presso il Canale dei Pescatori sulla strada che porta ad Ostia Antica. Altri resti sono visibili nella necropoli dell'Isola Sacra.
L'attuale Strada Statale 601, detta dai romani Via litoranea, ripercorre, nel tratto Ostia-Anzio, l'antico percorso della Via Severiana.
Tratto da: Wikipedia - Via Severiana
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