L'ennesima testimonianza dell'antica epoca romana che ritorna dal passato per non farne più ritorno.
Si tratta di una villa romana databile dal I al III secolo d.C., situata a nord di Roma all'interno del vasto territorio del Comune di Fiumicino.
E' stata messa in luce a seguito di uno scasso eseguito in Località Le Muracciole per la costruzione di un complesso residenziale.
La cosa non fa più notizia, primo perchè la scoperta è considerata dagli addetti di minor importanza, nonostante sia stato rinvenuto materiale assai interessante e secondo è che l'area era destinata ad uso abitativo, quindi la villa è stata già da un pezzo rinterrata, per far posto a tonnellate di cemento.
Peccato non aver immortalato i resti archeologici almeno ne avremmo avuto testimonianza.
Testimonianza fotografica e di studio che di certo avrà provveduto la Sovrintendenza.
A detta dei pochi fortunati ospiti, sul luogo è stato travato un peristilio pavimentato con mattoni a spina di pesce e in parte in cocciopesto con inserti geometrici di tessere quadrate.
Alla destra del peristilio è stato trovato un magazzino con i doli per la conservazione dell'olio e della farina. La villa era dotata di piccole terme. Il "calidarium" è stato identificato in quanto aveva un accesso diretto da un forno esterno e adiacente il "tepidarium".
I rivestimenti delle pareti dei due ambienti mostrano come l'aria calda entrasse da sotto il pavimento.
Il "frigidarium" era contiguo ai due ambienti.
A pochi mesi di distanza dal ritrovamento non rimane nulla della villa se non questa veduta aerea ripresa da Google Maps, per fortuna per noi, ormai datata.
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