Ovvero l'evoluzione moderna del cittadino di Fiumicino

sabato 4 dicembre 2010

Contare al tempo dei Romani...

Il sistema di conta dei romani assomiglia approssimativamente al nostro, con qualche eccezione.
Un vero e proprio codice, a seconda della posizione delle dita.
Per indicare i numeri sotto il cento si usa una mano.
Per le centinaia e le migliaia si usa l'altra. combinando la mano destra con quella sinistra, si può contare
fino a diecimila.

In questa prima parte vi mostro come i romani contavano fino a 90!





Lo scolaro era introdotto ai fondamentali dell'aritmetica con l'aiuto delle dita  (Sen, Ep. 88,10). "Tirarsi" le dita per contare era il gesto tipico di usurai e avari (Sen., De ira, III, 33,3); ma anche gli eruditi se ne servivano, ad esempio per calcoli cronologici o astronomici. 
Il fatto che i poeti contassero le sillabe è attestato da Orazio. 
Il monaco inglese Beda (VII/VIII secolo) riferisce di un sistema di calcolo in cui diverse figure delle due mani esprimevano determinate cifre. Ecco un esempio: "Se vuoi dire 10, metti l'unghia dell'indice (della mano sinistra) sulla seconda falange intermedia del pollice; se vuoi dire 20, spingi la punta del pollice tra la seconda falange dell'indice e del medio. Se vuoi dire 30, unisci le unghie di indice e medio in un intimo abbraccio...".




Tratto da "Vita quotidiana nell'antica Roma" - di Karl-Wilhelm Weeber



4 commenti:

  1. Poveri scolari!!!
    A me sembra che 2, 8 e 9 siano praticamente uguali...
    Trovo sempre cose interessanti quando visito il tuo blog.
    Buon lavoro a presto.

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    1. Anch’io non ho capito perché 1 sia uguale a 7, 2 a 8 e 3 a 9

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    2. Anch’io non ho capito perché 1 sia uguale a 7, 2 a 8 e 3 a 9

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  2. Brava Vivi,
    molto interessante scoprire come contavano i romani!!! Ma del resto l'uso delle dita per aiutarsi nella conta è diffuso da sempre!!!!
    Un abbraccio
    Stefy

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