Immaginiamo un dialogo avvenuto ai tempi dei Quiriti, il luogo è il Porto di Traiano.
Percorriamo il perimetro del bacino portuale di Portus e c’incamminiamo verso i magazzini di Settimio Severo, un enorme edificio su due piani con copertura a tetto.
E' costruito con una solida e accurata muratura di mattoni poco spessi, di color rosso.
Un viavai di gente corre lungo la banchina, sono i tabularii, affannati nelle operazioni di scarico delle merci, di grano soprattutto, proveniente dalle province dell’Impero, occupati ad annotare le quantità dei prodotti per poi consegnare le note scritte ai loro superiori.
L’andirivieni di ceste, di anfore, di merci dai profumi esotici, e di animali feroci utilizzati nelle arene, è affievolito dal passaggio di due lettighe, una sorta di lettino mobile in legno con all'interno variopinti materassi e cuscini, trasportate da quattro uomini.
Da una di esse scorge una mano maschile, fregiata da smaglianti anelli d’oro.
L’altra lettiga ospita un uomo dallo sguardo aristocratico e dal piglio severo, un tale gli è accanto in piedi, è il suo segretario, il nomenclator, e gli parla con discrezione.
Egli è uno schiavo colto capace di ricordare i nomi, le posizioni e i pettegolezzi delle persone che lungo la strada, il patrizio incontra.
Ciò per far bella figura gli uni con gli altri, anche non politici ma comunque personaggi importanti.
L’annuncio del nome del personaggio, fa sobbalzare il patrizio, che ordina ai portatori di virare in direzione dell’illustre rinomato.
“Chi sarà mai costui?” - domanda il patrizio sempre più interessato.
“E’ il nuovo Aquarius, l’ingegnere idraulico, responsabile degli acquedotti” - risponde il nomenclator.
“La cosa si fa’ interessante, si dovrà approfondire la conoscenza di questo individuo! –
dice il patrizio pensando ai doni utili per corrompere quel illustre personaggio.
“E' per la faccenda della derivazione della condotta, per l’acqua corrente in casa, mi spiego?” - aggiunge soddisfatto prefigurando un bel bagno a domicilio.
Da questo racconto, si evince quale importanza poteva avere il nomenclator nella vita delle persone. Egli è uno schiavo addetto a riferire sui nomi, sullo status e sui possedimenti dei personaggi.
Ai nostri giorni il nomenclator, si potrebbe paragonare ad una agenda o a un giornale di gossip, capace di dar notizia di persone che non hai mai incontrato ma che contano nel panorama degli intrighi e dei complotti di potere.
Oggi una figura professionale di questo genere si potrebbe identificare con molte delle posizioni affaristiche, delle cariche opportunistiche e dai compiti discutibili.
Una figura ricordata nel film "Il Portaborse".
E' aperta la discussione...
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