Ovvero l'evoluzione moderna del cittadino di Fiumicino

giovedì 2 settembre 2010

Luglio... padrone mio non ti conosco.

Gli interessati possono rivolgersi a Primo,
 schiavo di C. Allelio Nigidio Maio
Magazzini -
(Mercati Traianei)
Nell'Antica Roma, nelle grandi città, l'affitto delle case, era più caro che nelle città più piccole: ai tempi di Cesare, un affitto costava mediamente il doppio che nel resto d'Italia; anche in età imperiale la differenza era enorme.
Gran parte dei Romani che non disponevano di una casa propria spendevano nell'affitto la parte più consistente del loro budget mensile. Speculazione fondiaria, carenza di abitazioni, sovrappopolazione e affitti a prezzi usurai creavano una situazione davvero insostenibile. 
Gli affittuari insolventi, che non riuscivano cioè a pagare l'affitto, in genere a cadenza trimestrale, rischiavano di essere cacciati di casa dallo insularius, l'"amministratore" e agente  del proprietario. Essi guardavano terrorizzati l'avvicinarsi del primo luglio, quando scadevano i contratti di affitto, di durata annuale, biennale o quinquennale, e si verificavano molti traslochi o anche sfratti coatti. Vi erano imprenditori che prendevano in affitto interi edifici o piani e talvolta li subaffittavano: il margine di guadagno poteva raggiungere anche il 20-30%. 
Gli affitti più cari erano quelli del primo e secondo piano; quelli dei piani superiori costavano meno, ma si correvano anche più i rischi in caso di incendio o crollo. Le più economiche erano le mansarde ubicate sotto il tetto e le stanze in cantina. Per poter corrispondere l'affitto richiesto, un gruppo di poveri andava spesso a vivere nella medesima casa.
Nella città di Portus sono scarsissimi i dati sull'abitato: le zone scavate nell'Ottocento e nei primi decenni del nostro secolo hanno messo in luce complessi di magazzini, banchine ed edifici termali; la localizzazione delle aree abitative, nella zona ad est e a sud del bacino traianeo, è basata su poche indicazioni. 

Horrea - Magazzini ad Ostia
Fonti: Suet., Caes., 38,2, Vell., II,10,1; Mart., XII, 32; Juv., III, in particolare 222 sgg.
Tratto da vita quotidiana nell'Antica Roma - di Karl-Wilhelm Weeber




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