Il Portico di Claudio è stato messo in luce nel 1933 durante i lavori di bonifica.
In base alle caratteristiche delle colonne, costituite da più rocchi di travertino lasciati intenzionalmente sbozzati e non rifiniti, lo si può attribuire all’epoca di Claudio.
Infatti questo tipo di trattamento delle superfici di elementi architettonici trova stretti paralleli con monumenti di Roma risalenti all’età di Claudio
L’imponente struttura definiva in maniera monumentale il fronte occidentale del Porto di Claudio; presenta una pianta a forma di T poiché si congiunge con una ampia via colonnata, larga circa 8 metri, che corre in direzione est-ovest.
Il complesso fu ristrutturato in età traianea (II sec d.C.) e poi severiana (III sec d.C.) quando venne inglobato in un grande magazzino in opera laterizia.
Uno dei due bracci del portico, le cosiddette Colonnacce, fu chiuso ai due lati e divenne una sorta di atrio monumentale verso il complesso di edifici destinati all’immagazzinamento delle merci.
Ministero Beni Culturali - Sovrintendenza per i Beni Archeologici di Ostia
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